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Reverse charge servizi di pulizia e Dichiarazione Iva

Dal 2015 le imprese di pulizia che fatturano alle ditte ed ai professionisti non applicano più l’iva sui servizi di pulizia ma applicano il reverse charge. Questa procedura comporta per chi riceve la fattura di doverla integrare con l’iva stabilita per legge (il 22%) e registrarla sia nel registro iva acquisti che in quello iva vendite.

 

Dal momento che la maggior parte dei dentisti non detrae l’iva sugli acquisti, poiché effettua solo operazioni esenti, dovrà versare l’iva sui servizi di pulizia con cadenza mensile o trimestrale a seconda del proprio volume d’affari e, conseguentemente, sarà tenuta ogni anno a febbraio presentare la Dichiarazione Iva.