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I nuovi voucher per prestazioni occasionali

Dal 10 luglio le imprese ed i professionisti possono utilizzare il contratto di prestazione occasionale (CPO) che sostituisce i vecchi voucher che sono stati aboliti.

 

Ci sono alcuni limiti e divieti generali da rispettare.

  • Il lavoratore non può ricevere più di 5.000 euro annui da tutti i datori di lavoro;
  • Il lavoratore non può ricevere più di 2.500 euro annui da un singolo datore di lavoro;
  • Il datore di lavoro non può pagare più di 5.000 euro annui per tutti i lavoratori con voucher;
  • Questi limiti sopra elencati sono aumentati in caso il lavoratore sia pensionato, giovane studente con meno di 25 anni oppure disoccupato.
  • L’impresa o il professionista non può utilizzare i voucher se ha più di cinque lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.
  • Il numero massimo di ore annue che può fare un lavoratore è 280; se si oltrepassa tale limite il rapporto di lavoro diventa automaticamente a tempo pieno ed indeterminato.
  • Divieto di utilizzo in edilizia e nei contratti di appalto di opere e servizi.

 

Le comunicazioni all’ INPS

  • Datori di lavoro e lavoratori devono registrarsi sul sito Inps.
  • Almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione lavorativa con la piattaforma informatica INPS o tramite contact center devono comunicare:

- i dati identificativi del prestatore;

- la misura del compenso pattuita;

- il luogo di svolgimento della prestazione lavorativa;

- la data e l’ora di inizio e di termine della prestazione lavorativa;

- il settore di impiego del prestatore;

 

Dopo l’esecuzione della prestazione si dovrà comunicare telematicamente lo svolgimento (possono farlo sia il datore di lavoro che il lavoratore).

 

La retribuzione

Il contratto di prestazione occasionale invece ha costi variabili:

  • la retribuzione minima oraria è di 9 euro;
  • i contributi inps sono del 33%, il minimo è quindi 2,97;
  • i contributi inail sono il 3,5 %, il minimo è quindi 0,32 euro;
  • gli oneri di gestione sono l’ 1%, minimo è quindi 0,12 euro.

 

Il costo minimo orario è quindi 12,41 euro l’ora.

 

Attenzione che il compenso giornaliero minimo corrisposto non può essere inferiore a 36 netti euro anche se vengono lavorate meno di quattro ore, pertanto l’importo minimo da pagare sarà sempre di 49,64 euro.

 

I pagamenti dei voucher

Per comprare i voucher non si va più né dal tabaccaio né in Inps, si deve caricare un “portafoglio virtuale” sul sito Inps in due modalità:

  • addebitando in banca\posta il modello F24 elide inserendo i dati identificativi del titolare e le causale “CLOL”. Nel campo elementi identificativi non va inserito nessun valore.
  • Con addebito in c/c ovvero su carta di credito/debito.

 

Bisogna calcolare in autonomia quanto versare per retribuzione, contributi ed oneri.

 

La revoca della prestazione.

Se la prestazione di lavoro non viene eseguita il datore di lavoro deve revocarla telematicamente entro tre giorni; attenzione che il lavoratore ha la possibilità di comunicare di aver lavorato comunque ed in quel caso il datore di lavoro riceverà le sanzioni per lavoro nero!

 

 

Il libretto di famiglia

 

Le famiglie possono utilizzare invece il “libretto di famiglia” per pagare saltuari lavori domestici, di giardinaggio e pulizia.

Bisogna sempre registrarsi sul sito Inps ma non va fatta alcuna comunicazione preventiva; per comunicare i dati si ha tempo al termine della prestazione lavorativa o comunque non oltre il terzo giorno del mese successivo.

 

I limiti di utilizzo dei voucher sono gli stessi del contratto di prestazione occasionale.

L’accreditamento del portafoglio telematico avviene in misura analoga (attenzione che nel modello F24 elide occorre in questo caso indicare come causale “LIFA”).

Il libretto di famiglia ha un costo forfait di 10 euro l’ora, 8 euro sono il netto che percepisce il lavoratore.

 

Per ulteriori chiarimenti vi rimando al sito inps ed alla circolare pubblicata che potete leggere cliccando quì.